About
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at work self portrait outdoor without order chaos abstraction as an art-work about historical nomad on-air material anonimous |
Lo studio non viene visto, gli si gira intorno,
con parole, frasi, disegni, tutto fuorché la realtà. Ma forse la realtà è proprio questa: ciò che succede intorno all'atelier, ma non come spazio teorico non contingente. In questo caso la sincerità e l'autocensura sono massimi. Nello stesso tempo si ripercorre un procedimento già riscontrato in altri paragrafi: non mostrare equivale ad amplificare la ricerca, equivale a suscitare una curiosità molto più forte. Concettualemnte poi il meccanismo di About sta nel non attribuire alcuna importanza al luogo, di spostare all'interno della mente dell'artista ogni responsabilità della creazione. È la mente che lavora, è lei che organizza: la fase progettuale vale più di ogni altra, il luogo fisico in cui tutto questo accade è nulla o quasi. Invece l'atelier virtuale descritto da
Leonardo da Vinci ha la perfezione di un assioma, un
fascino indiviso tra l'ambiente ergonomico e l'isola di
Utopia. |