Self Portrait
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at work self portrait outdoor without order chaos abstraction as an art-work about historical nomad on-air material anonimous |
Che l'artista rinunci a rappresentarsi sembra
difficile. In effetti il modo più semplice per mostrarsi
nello studio è quello di collocarsi al suo interno e di
farsi fotografare. Il procedimento è classico. In genere bisogna mostrarsi ben ripuliti e con i vestiti a posto. Essendo un ritratto bisogna guardare fisso nella macchina. L'atelier è sullo sfondo, è un ventre materno pronto a procreare. L'artista serio davanti all'obbiettivo si concede una pausa, ma in effetti sta continuando a lavorare perché sta realizzando un'autoritratto. La continuità mentale tra l'uomo e
l'ambiente è totale, la fotografia registra qualcosa che
è già avvenuto molte volte e che accadrà di nuovo
appena chiuso l'otturatore. In effetti ci troviamo di
fronte ad un paesaggio perché la stanza rappresenta uno
sky line concettuale aperto su tutto quello che lì vi potrà
accadere. |