Press
10/09/1996
Comunicato stampa n.3

 

Comunicato Stampa N. 3

Titolo: "Atelier d’Artista: Esposizione in tempo reale n. 22"
Autore: Franco Vaccari
Curatore: Valerio Dehò
Consulenza grafica multimediale: Giorgio De Novellis
Consulenza Internet e organizzazione: Ennio Bianco
Sito Internet dal 21 giugno al 21 dicembre 1996: http://www.seisnet.it/vaccari
Sito reale dal 21 settembre al 13 ottobre: Casa di Giorgione, Castelfranco Veneto
Inaugurazione: sabato 21 settembre 1996, ore 18,00

Franco Vaccari presenterà nella Casa del Giorgione di castelfranco Veneto la mostra/evento denominata "Atelier d’Artista : Esposizione in tempo reale n. 22" che consiste in una riflessione sul tema dell’ambiente di lavoro degli artisti in quanto spazio di autorappresentazione e come luogo di incontro di lavoro fisico e progettualità.
Vaccari nel 1969 ha iniziato la serie delle "Esposizioni in tempo reale", per distinguere la propria opera in una formula identificabile anche sul piano della produzione tecnologica. L’occasione di adoperare lo strumento comunicativo di Internet riunisce, veramente in "tempo reale", gli studi degli artisti che da tutto il mondo hanno aderito all’iniziativa.
L’implosione telematica proietta il lavoro e i luoghi ad esso dedicati in una piazza virtuale che è soprattutto confronto di personalità e di idee.
Se la funzione della Rete è quella di annullare le distanze (e non solo di quelle geografiche) valorizzando però la specificità delle esperienze, certamente la mostra di Castelfranco Veneto è un evento autenticamente telematico. Inoltre in questo modo è stato possibile rivelare un aspetto nascosto dell’attività artistica, è stato possibile entrare nello "spazio interno", per usare l’espressione di Ballard, dell’arte, accompagnanti dagli artisti stessi. Ma questa mostra non possiede solamente un aspetto virtuale, non vuole essere un omaggio alla tecnologia fine a se stessa.
Per questo Franco Vaccari realizzerà una grande installazione che si richiama all’architettura spontanea e che bisognerà abitare per accedere allo schermo che trasmette le immagini elettroniche degli atelier. L’Artista vuole con questo richiamare l’attenzione non solo sul rischio che la virtualità tecnologica può far dimenticare la drammatica fisicità del sottosviluppo e degli squilibri, ma anche collocare in stretta contiguità lo spazio comunicativo telematico con un elementare spazio abitativo e di sopravvivenza.
In un’altra stanza della Casa del Giorgione, lo scultore Alik Cavaliere, realizzerà invece un Atelier reale, che si confronterà con quello regressivo creato da Vaccari e con quello virtuale di Internet.
Naturalmente la scelta di realizzare questa mostra/evento nell’ambiente che vide la formazione e il lavoro di un artista straordinario e misterioso come il Giorgione, non è stata casuale. Alla Chiusura del sito Internet sarà realizzato un cd-rom in cui sarà "allestito" il materiale pervenuto che diventerà un viaggio multimediale attraverso i luoghi di lavoro degli artisti.
In base ai testi, ai video e alle fotografie fino ad ora inviare sono state individuate 11 sezioni per strutturare il materiale pervenuto e di cui si dà la provvisoria "user guide" :
Chaos (lo spazio creativo come disordine), Abstraction (un particolare che diventa simbolo dell’intero luogo), As an art-work (l’Atelier come opera d’arte), Self-Portrait (l’Artista e il suo spazio), Materials (l’esibizione degli strumenti di lavoro, Order (l’atelier cartesiano "chiaro e distinto"), Outdoor (dallo spazio all’ambiente esterno), At Work (l’Artista faber), About (riflessioni sul proprio luogo di lavoro), Without (l’artista orfano dell’atelier), Nomad (l’artista in perenne transito), Historical (un confronto con gli atelier del passato).


DANIEL SPOERRI, Paris - France; LUIGI MAINOLFI, Torino - Italy;
NAM JUNE PAIK, New York - USA; WOLF VOSTELL, Berlin - Germany
EMILIO ISGRO', Milano - Italy; HERMAN NITSCH, Prinzendorf - Austria
BARUCHELLO, Roma - Italy; ALLAN KAPROW, New York - USA
ALIK CAVALIERE, Milano - Italy; MILAN KNIZAK, Praha - Czech Republic;
ARMAN, New York - USA; MIMMO PALADINO, Benevento - Italy;
CONCETTO POZZATI, Bologna - Italy; MIMMO ROTELLA, Milano - Italy
EUGENIO MICCINI, Scandicci - Italy; MATTIA MORENI, Brisighella - Italy;
GIANFRANCO PARDI, Milano - Italy; BEN PATTERSON, Wiesbaden - Germany
MAURO STACCIOLI, Milano - Italy; FABRIZIO PLESSI, Venezia - Italy
BRUNO MUNARI, Milano - Italy; ERIC ANDERSEN, Copenhagen - Danmark;
ALISON KNOWLES, New York - USA; EMMETT WILLIAMS, Berlin - Germany
MICHELE ZAZA, Molfetta - Italy; GIUSEPPE DESIATO, Napoli - Italy;
LUCA PATELLA, Roma - Italy; WAINER VACCARI, Modena - Italy;

 


Franco Vaccari (Modena, 1936) è stato invitato alle Biennali del 1972, 1980 e 1993. Laureato in Fisica, si è da sempre occupato dei rapporti tra l’arte e la tecnologia pubblicando nel 1979 un libro fondamentale, recentemente ristampato, dal titolo "Fotografia e inconscio tecnologico".
Per la mostra di Castelfranco Veneto sta preparando un’installazione ispirata dall’architettura spontanea attraverso la quale sarà possibile vedere un grande schermo sul quale saranno proiettate le immagini degli ateliers che sono arrivate da tutto il mondo via Internet.

Gli artisti che non hanno familiarità con Internet possono ugualmente inviare la documentazione sul proprio atelier al seguente indirizzo:
Ennio Bianco, Viale Italia 18, 31033 Castelfranco Veneto (TV).
Per ulteriori informazioni e richiesta di materiale stampa contattare:
Valerio Dehò, P.O. Box 254, 40100 Bologna, Tel& Fax 051/345585

 


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